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Grand Tour Ferrari, un viaggio tra passione e bellezza
Fascino e storia
di alcune delle più belle ed eleganti GT in mostra al Museo Enzo Ferrari
Testo di Massimo Campi - Immagini © Raul Zacchè
Da oltre 70 anni
i cancelli di Maranello rappresentano il punto di partenza di una storia
fatta di fascino e stile che ha conquistato il mondo intero. Il Grand
Tour comincia qui e segna le sue tappe nelle più affascinanti città del
mondo: il glamour delle luci di Parigi, le avanguardie londinesi,
l’energia travolgente di New York e degli Stati Uniti, passando dal
lusso medio-orientale e terminando con l’estetica millenaria della Cina
e dell’Estremo Oriente, Ferrari si racconta attraverso momenti
memorabili e personaggi che nel tempo hanno scelto le sue auto come
simbolo di bellezza e prestigio.
I numerosi successi sui campi di gara, a partire dalla prima vittoria al
Gran Premio di Roma sul circuito di Caracalla, hanno trascinato a
macchia d’olio le preferenze prima dei piloti poi di gentleman drivers e
celebrities rimaste folgorate da quel fascino speciale e vincente
prerogativa di Ferrari, sempre rivoluzionaria e all’avanguardia nella
raffinata meccanica e nella bellezza delle forme.
Luoghi iconici e personaggi indimenticabili sono gli elementi di una
lunga, bellissima storia che si dipana tra tempo e spazio, e che vede
Ferrari sempre protagonista insieme alle sue auto da sogno. Il Grand
Tour termina idealmente in Italia, con l’ultima nata della casa del
Cavallino Rampante che reinterpreta in chiave contemporanea l’eleganza e
la raffinatezza del lifestyle tipico della Dolce Vita degli anni ‘50-’60
e che qui viene presentata al mondo intero dal palcoscenico della Città
Eterna.
Eleganza rappresentata da alcune vetture iconiche e pezzi realizzati in
pochi esemplari, si parte dalla Ferrari 166 Inter del 1949, con il suo
V12 di 2 litri, la prima vettura di Maranello per i facoltosi clienti
che si stavano innamorando delle vetture che vincevano le gare con
l’insegna del cavallino rampante. La rassegna continua con la 250GTL del
1962, la versione più grande e più lussuosa della 250 GT Berlinetta. La
330 GT 2+2 fu presentata al Salone di Bruxelles nel gennaio del 1964,
per rimpiazzare la 250 GT 2+2, montava il V12 derivato da quello
progettato da Giochino Colombo con la cilindrata portata a 4 litri.
La 275 GTB nasce come erede delle Ferrari 250 e nel 1966 a Parigi viene
presentata una versione con 4 alberi a camme, chiamata GTB/4 sempre
disegnata da Pininfarina. Sulle 275 vennero adottate, per la prima volta
su una vettura gran turismo Ferrari, le sospensioni a 4 ruote
indipendenti e il cambio a 5 rapporti.
La 365GTB/4 del 1968 è l’ultima 12 cilindri a motore anteriore prodotta
dalla fabbrica ancora diretta da Enzo Ferrari. Si dice che il nome non
ufficiale di Daytona sia stato applicato dai media piuttosto che dalla
Ferrari per commemorare il leggendario traguardo 1-2-3 della Ferrari
alla 24 Ore di Daytona 1967. La piccola Dino 246 del 1969 è la prima
vettura di serie a motore posteriore uscita dai cancelli della fabbrica.
Monta il piccolo V6, lo stesso propulsore viene montato dalla Dino
prodotta dalla Fiat, con un accordo nato negli anni ’60. La linea,
studiata da Leonardo Fioravanti alla Pininfarina, sarà la base delle
future berlinette del cavallino rampante.
Il salto temporale diventa lungo, ormai Enzo Ferrari è scomparso, la
Fiat comanda nella produzione di serie, che ha aumentato notevolmente la
produzione. Ma i grandi collezionisti vogliono prodotti di classe e nel
2004 arriva la 612 Scaglietti, la coupè immatricolata come 2+2 posti,
che sostituisce la 456, con il V12 di 5.7 litri. La Ferrari 599 GTB
Fiorano è stata progettata con diversi obiettivi specifici in mente:
aumentare il piacere di guida, garantire prestazioni, comfort, ergonomia
e sicurezza.
La Ferrari FF è super modello firmato Pininfarina con la trazione
integrale ma soprattutto un'auto che ha l'eleganza, la bellezza e l'arte
nella sua anima, ed un'allure sofisticata. La Ferrari F12tdf rende
omaggio al Tour de France, la leggendaria gara di durata francese che
vide la Ferrari protagonista assoluta durante gli anni ‘50 e ’60. È una
evoluzione dalla F12 Berlinetta con il V12 ulteriormente potenziato a
780 cv e costruita in soli 799 esemplari per un gruppo selezionato di
fedelissimi della Ferrari.
Sportività, eleganza e confort, è questo lo slogan di Maranello per la
Portofino. Una spider eccezionalmente versatile con un nome
particolarmente evocativo presentata nel 2018. L’ultima nata è la Roma,
presentata nel 2020, una coupé 2+2 a motore centrale-anteriore,
caratterizzata da un design senza tempo, da una spiccata raffinatezza e
da guidabilità e prestazioni di assoluta eccellenza. Il richiamo è
quello della “dolce vita”, grazie al suo stile inconfondibile, la
vettura reinterpreta in chiave contemporanea il lifestyle della città di
Roma tipico degli anni ‘50-‘60, caratterizzato dalla leggerezza e dal
piacere di vivere.
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